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Stress, ansia e alimentazione

Care lettrici siamo oggi in compagnia della Dott.ssa Nutrizionista Giulia Annovi per valutare l’ansia e lo stress da un punto di vista alimentare e gastrointestinale; vi ricordiamo che potete trovare gli altri capitoli del progetto La mente errante, online al nostro sito, ecco il link alla rubrica: La mente errante.

Questo è il nostro e il vostro spazio della coscienza e conoscenza, nato per ricostruire con consapevolezza, gioia e fiducia il benessere quotidiano, allontanando stati di ansia e stress dalle giornate.

Nel primo articolo della rubrica vi abbiamo presentato i due corsi di yoga e meditazione pensati proprio per combattere ansia e stress che, vi ricordiamo, potrete acquistare con uno sconto del 10% utilizzando il Coupon della redazione Vervene.it! Qui tutte le informazioni.



Se nelle due precedenti interviste, rispettivamente in compagnia della Dott.ssa Elisa Sergi e del Dott. Andrea Trincossi, vi parlavamo dell’ansia e dello stress osservando principalmente i risvolti psichici, comportamentali, emotivi e muscolari di queste condizioni, oggi focalizziamo l’attenzione su un ulteriore grande tematica associata all’ansia, soprattutto di natura patologica, ossia i disturbi gastrointestinali che possono ad essa conseguire.


Per comprendere al meglio l’argomento vi proponiamo nelle righe a seguire la nostra intervista con la Dott.ssa Nutrizionista Giulia Annovi, che ha condiviso con noi nozioni ed informazioni davvero illuminanti a tal proposito. Prima di procedere una piccola premessa: è bene sottolineare nuovamente come stress e ansia non siano sinonimi il primo è la nostra risposta biologica adattiva all'ambiente, ossia una reazione di allerta normale, un meccanismo biologico del tutto neutro e naturale di fronte agli stimoli del mondo. L’ansia d’altro canto è un eccesso, una risposta sregolata di adattamento dovuta ad una amplificazione del sistema di allerta.


Entrambi sono di per sé stimoli innocui che diventano dannosi quando eccessivi e cronici.



Gli effetti dello stress sul nostro sistema gastrointestinale


Nei soggetti afflitti da stati ansiosi prolungati e patologici, emergono spesso problematiche legate all’apparato digerente e al tratto gastrointestinale e la causa, da un punto di vista medico, è da identificarsi nel cortisolo, l’ormone dello stress.


È infatti scientificamente provato come uno stato di attivazione o di stress acuto, possa favorire una massiccia produzione e circolazione di cortisolo nel sangue che, come diretta conseguenza, diminuisce le difese del sistema immunitario rendendo il soggetto in questione più vulnerabile. Questo naturalmente non significa che tutti coloro che soffrono di ansia, attacchi di panico o forte tensione stressante debbano necessariamente sviluppare anche disturbi gastrointestinali, tuttavia è possibile che ciò accada e, in tal caso, non ci si deve assolutamente allarmare, tutto è risolvibile, come ci ricorda la Dott.ssa, grazie alla guida di figure professionali come i nutrizionisti e gli psicoterapeuti e alle sane abitudini che possiamo introdurre nella quotidianità, prime tra tutti meditazione, alimentazione sana e attività fisica.


"Per quanto riguarda l’attività fisica per esempio, al di là dell’impatto metabolico, consiglio di valutare con buonsenso e moderazione lo sport o la pratica a cui dedicarvi, sempre tenendo in considerazione quanto tempo avete a disposizione e i vostri gusti: la parola d’ordine è equilibrio, lo sport non deve assolutamente divenire lui stesso motivo di stress. Detto questo, io personalmente mi orienterei così: Se fate un lavoro molto impegnativo da un punto di vista fisico, magari optate per qualcosa di tranquillo come la pratica di yoga o pilates; Se fate un lavoro sedentario datevi al cardio, per esempio con lo zumba; Se lavorate o vivete da soli, fate un gioco di squadra; Se siete un po' pigri, coinvolgete un amico o un’amica e dedicatevi a lunghe corsette o passeggiate all’aria aperta. I benefici dell’attività sportiva sono tanti tra cui regolarità del sonno, regolarità intestinale, salute del cuore e, naturalmente, riduzione dello stress”.


Per quanto riguarda l’alimentazione poi, nei casi di stress o ansia eccessivi, la classica Dieta Mediterranea è sempre un ottimo punto di partenza. Prediligete frutta, verdura, cereali e frutta secca, e limitate al contempo il consumo di cibi molto grassi e pesanti che potrebbero rallentare ulteriormente la digestione; è assolutamente sconsigliato coricarsi subito dopo i pasti ed infine, una buona pratica per calmare la mente e lo stomaco in un colpo solo: la mindful eating.


Si tratta di una pratica di meditazione che potrete inserire nella vostra routine quotidiana una volta al giorno. Prendetevi il vostro tempo per preparare con cura e calma il pasto, godendo degli aromi e dei dettagli in ogni sua fase. Apparecchiate a puntino e, una volta pronto il cibo, sedetevi e con altrettanta calma e tranquillità gustate un boccone alla volta, osservando la consistenza, i colori, il profumo e l’effetto che ha su di voi gustare proprio quella specifica pietanza. Osservate e gustate con consapevolezza, sorridete ed esiliate dalla tavola telefoni e televisori. Quel momento è solo vostro.


Tornando a noi, abbiamo compreso come uno stress cronico o uno stato di ansia patologica possano effettivamente essere causa di fastidi e disagi per quel che riguarda il benessere del nostro stomaco e intestino. Per essere più specifici, la Dott.ssa Annovi ci spiega come ansia e stress possano stimolare la produzione del succo gastrico e rallentare la circolazione sanguinea del tratto gastrointestinale, contribuendo inoltre alla riduzione dei fattori difensivi della mucosa gastrica.


Queste alterazioni nell’equilibrio tra fattori aggressivi-difensivi, espongono il nostro stomaco e l’intestino ad alcune potenziali minacce quali bruciore di stomaco, gastrite, gonfiore addominale, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile o, nei casi più estremi, ulcera.


"Quando siamo fortemente sotto stress, la nostra tensione nervosa aumenta, e questo è piuttosto ovvio. Meno noto è il fatto che quando la nostra tensione nervosa aumenta, i nostri organi digestivi tendano a “chiudersi”: si tratta di una reazione fisiologica utilissima perché, pensandoci bene, quando siamo in tensione non è certo il momento ideale per consumare un pasto, quindi meglio destinare altrove le energie. Il problema è che moltissime persone vivono con uno stato di tensione nervosa perennemente alto, per tutta una serie di motivi, o semplicemente per il loro carattere, e se la tensione nervosa è perennemente alta, come saranno gli organi digestivi? Ovvio: perennemente “chiusi“, poco propensi ad accettare cibo. Ma visto che dobbiamo comunque mangiare, come sarà il transito degli alimenti? Neanche a dirlo si tratterà di un transito lento, caratterizzato da molta fermentazione ed ecco perché lo stress e la tensione nervosa possono giocare un ruolo così fondamentale”.


Il consiglio cari lettori, è sempre di consultare il proprio medico di base o una figura professionale specializzata, dunque un medico Nutrizionista, che possa guidarvi nella risoluzione più rapida ed efficacie del problema. Ciò che conta da parte vostra è non cedere ad allarmismi, non farsi vincere da ulteriore agitazione e ansia, perché ricordate che a tutto c’è una soluzione e con il sorriso, la giusta guida, l’ottimismo e la consapevolezza, tale soluzione la troverete!


Per un consulto personale con la Dott.ssa Giulia Annovi, ecco a voi i suoi recapiti: annovigiuli@gmail.com Instagram


Ringraziamo con affetto e stima la Dott.ssa Annovi per il suo contributo e, con voi lettrici e lettori, ci diamo appuntamento al prossimo martedì per l’ultimo speciale della rubrica La mente errante: la testimonianza di una nostra collega in redazione che si racconterà e condividerà con noi la sua personale e attuale esperienza con questa apparente nemica chiamata ansia.


Un caro saluto,


Federica e la redazione di Vervene.it

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