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Tra impasti e prodotti da forno: conoscete l'Uomo focaccina?


Un novembre uggioso, calmo e ingrigito, non ancora troppo freddo ma assolutamente perfetto per il tepore delle case. Questo novembre la redazione vi invita a sfoggiare un candido grembiule da chef e infilare le mani in pasta, destreggiandovi tra sacchi di farina e polverosi libri di cucina, pronti a rispolverare quelle antiche, un po' vecchio stampo e confortanti ricette casalinghe che sono un autentico must in queste giornate autunnali.


Parliamo di prodotti da forno, caldi, profumati, fumanti e croccanti, tra i quali uno in particolare ci riporta alla mente leggende, racconti e tradizioni lontane, come quella simpatica filastrocca british che fa più o meno così:


"...Oh, do you know the muffin man, The muffin man, the muffin man, Oh, do you know the muffin man That lives on Drury Lane?..."


Si tratta di una famosissima filastrocca della tradizione britannica che oggi, come in passato, viene insegnata ai più piccoli di casa. The Muffin Man, il protagonista di cui si canta, non è altro che l’Uomo focaccina, ve lo ricordate? Citato in diverse scene dell’iconico cartone della DreamWorks Shrek, The Muffin Man o, l’Uomo focaccina, è un omone alto e panzuto, dal vocione potente ma dai tratti dolcissimi, si narra che lui viva nella farina e, nel cartone, viene presentato nel ruolo di “papà” di Zanzy, l’Omino di Marzapane.


Ora che abbiamo fatto mente locale sulla storia, torniamo alla realtà e concentriamoci sulla cucina perché, qui ed ora, in compagnia del grosso e panzuto Uomo focaccina, scopriremo i segreti che si celano dietro una perfetta focaccia fatta in casa, di quelle morbidissime e con la crosta leggermente dorata, unte e oleose al punto giusto e affatto pesanti.


I consigli della redazione


Care lettrici, chiamate a raccolta le vostre amiche o, se siete delle giovani mamme, invitate le compagne di scuola delle vostre bimbe. Procuratevi la collezione completa dei cartoni di Shrek per l’intrattenimento, qualche pupazzo a tema, grembiuli e utensili, sacchi di farina e mettete in calendario un pomeriggio autunnale memorabile. Il tocco di classe saranno poi le bollicine rosé per le grandi e il succo di frutta fatto in casa per le piccole!


Proseguiamo ora scoprendo finalmente la ricetta della focaccia dell’Uomo focaccina ed i suoi consigli per un’esecuzione a regola d’arte:


Gli ingredienti:

350 gr di farina tipo 0 ½ cucchiaino di sale 7 gr di lievito per pizza 2 cucchiaini di zucchero 210 ml di acqua tiepida 1 cucchiaio abbondante di olio extravergine di oliva Sale grosso q.b. Rosmarino q.b. Olio extravergine di oliva q.b.

Il procedimento:

Per prima cosa lavorate la farina con il sale e il lievito, impastando delicatamente ma con decisione, aggiungete lo zucchero e unite a filo l’acqua tiepida e l’olio. Continuate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e ben elastico.


Coprite poi con un telo e lasciate lievitare per circa un’ora in un luogo mite.


Trascorso il tempo recuperate il vostro impasto e ripassatelo con le mani per pochissimi istanti; ungete una teglia di olio e adagiatevi sopra l’impasto per la focaccia, coprite nuovamente con il telo e lasciate lievitare per ulteriori venti minuti.


Riprendete l’impasto e divertitevi a tempestarlo di ditate, dovranno apparire come simpatiche fossette, ma senza bucare l’impasto, mi raccomando. Fate lievitare per un’ultima volta dieci minuti e procedete a decorare la vostra focaccia.


Cospargetela di sale grosso e rosmarino a piacimento e irroratela con un composto di olio e acqua ben amalgamato, date una fiera occhiata al vostro ottimo lavoro e infornate per 25 minuti a 200 gradi.


I consigli dell’uomo Focaccina


“Scegliete ingredienti di prima qualità, per esempio per la farina l’ideale sarebbe acquistarne un sacco direttamente in un mulino”


“Per l’acqua, preferite quella in bottiglia, quella del rubinetto alle volte può contenere del cloro”


“Evitate categoricamente di aggiungere all’impasto latte e burro, renderanno la vostra focaccia più secca e meno duratura”


“In ultimo, un consiglio su dove riporre l’impasto per la lievitazione. Si parla infatti di un luogo mite, ma non è così facile riconoscerlo, dunque per non sbagliare accendete il forno a 50°, spegnetelo e pazientate 10 minuti, a questo punto riponete il vostro impasto coperto con un telo a lievitare proprio dentro il forno ancora tiepido”


Dal dire al fare, vediamo ora gli utensili indispensabili per completare l’opera:

















Prima di salutarci, care lettrici, vi lasciamo un ultimissimo prezioso spunto, ispirato all'ormai prossimo magico Natale. Per i vostri pensieri natalizi, riconsiderate l'idea di un libro di cucina, quell'oggetto che ti accompagna anche per tutta la vita se se ne ha cura. Ecco i tre preferiti dalla redazione:


La redazione Vervene

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