Cosa ci è più mancato in questi mesi di distanziamento sociale? La risposta della redazione è il contatto umano, la condivisione e il confronto, la libertà nel palesare gli affetti, le risate e persino il nervosismo dell’arrabbiatura, insomma tutto ciò che è quotidianità.
Ora che finalmente questa forzata separazione parrebbe essere solo un ricordo, riflettiamo e ci accorgiamo di quanto l’empatia e i rapporti siano i veri, unici tesori dei quali non possiamo fare a meno. E proprio in quest’ottica ci rendiamo conto che vanno naturalmente protetti e tutelati e così tutta la faccenda della quarantena assume connotazioni differenti, è stata dura ma al tempo stesso indispensabile. Ci ha difeso e tenuto al sicuro e di questo, cari lettori, noi siamo grati.
Parlando di distanziamento sociale e natura umana, ci è sorto poi un dubbio: come vivrebbero gli animali questa condizione alla quale noi siamo stati sottoposti per mesi? Reagirebbero meglio o peggio? Sarebbero più o meno preparati? Avrebbero, come spesso accade, qualcosa da insegnarci anche in questo caso? Grazie al WWF, la più grande organizzazione mondiale dedicata alla conservazione della natura, abbiamo sciolto i nostri dubbi e così, nelle righe a seguire, vi racconteremo ciò che abbiamo imparato a proposito dei nostri amici animali e del loro personale rapporto con il concetto di distanziamento sociale.
Si pensa che, l'auto-isolamento provato sulla nostra pelle nei mesi scorsi, sia contro la nostra natura in quanto “esseri sociali”, per molti animali invece, l’auto-isolamento non è affatto un concetto nuovo, al contrario è qualcosa che risiede nel loro istinto e che fa dunque parte della loro natura e della loro quotidianità da secoli. Pensiamo per esempio ai Leopardi delle Nevi, magnifici predatori solitari abituati a destreggiarsi su territori vastissimi estesi per centinaia di chilometri quadrati. Gli esemplari di questa specie amano la solitudine e la infrangono solo durante il periodo degli amori; vale lo stesso per i Giaguari, gli unici felini amanti dell’acqua che, per sfizio e necessità, sono soliti dedicarsi ad attività quali la caccia e i bagni nei fiumi, il tutto rigorosamente in solitudine.
Un altro esempio è poi l’Ornitorinco australiano, un animale curioso e secolare che vive la quotidianità in pace e in “auto-isolamento” tra pasti a base di piante e crostacei e lunghi riposi al riparo nella sua tana. Semi-solitarie sono poi le Balenottere azzurre, queste splendide e gigantesche creature nuotano sole o in coppia, solo raramente si riuniscono in piccoli gruppi e solo durante il periodo degli amori cercano effettivamente il contatto e la comunicazione con gli altri esemplari, un’attitudine simile a quella dei tenerissimi Panda Giganti. Dovete sapere, cari lettori, che questi enormi mammiferi hanno sviluppato un olfatto sensazionale nel corso dei tempi, fattore che gli consente da un lato di trovare un possibile partner in primavera, e dall’altro di tenersi ben lontani dai propri simili per la restante parte dell’anno!
Ultime creature prese in analisi, le Tartarughe marine: nuotatrici formidabili e solitarie che trascorrono gran parte della loro vita in mare aperto, le tartarughe marine interagiscono con i propri simili solo occasionalmente e, solitamente, questo accade in coincidenza con il periodo riproduttivo.
Cari lettori, questi sono solo alcuni esempi di specie animali che adottano da sempre la nuova distanza sociale, quella alla quale sembrerebbe dovremo in parte abituarci anche per il futuro. A loro sembra piacere, fa parte del loro istinto ed è una caratteristica innata. Per noi varrà mai lo stesso? Difficile fare previsioni ma, il nostro augurio e auspicio è che l’amore, l’amicizia, il rispetto e il nostro naturale senso di unità e appartenenza, possano sempre prevalere.
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