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RACCONTI CONDITI: Capitolo Secondo

Eccoci nuovamente qui, cari lettori, pronti ad assaporare il secondo capitolo di “Racconti Conditi”. Con la scorsa puntata ci siamo introdotti, quatti quatti, oltre la soglia di un brand tutto italiano e splendidamente conosciuto come L-Originale. Un brand specializzato in selezione e distribuzione di Aceto Balsamico di Modena, ma non il comune aceto balsamico, no, solo ed esclusivamente il migliore in circolazione, felice frutto di una terra tutta da assaporare. Abbiamo scoperto chi saranno gli attori di questo racconto diviso in capitoli e ne abbiamo tracciato alcune caratteristiche, in ultimo, abbiamo conosciuto l’ambientazione che farà da cornice ad una trama golosamente nostalgica e trepidante d’emozioni. E allora assaporiamolo insieme, questo racconto condito, partendo proprio dalle origini, dalle fondamenta, dagli albori di L-Originale, partendo da quelli che sono i ricordi del passato

Tutto ebbe inizio nei passati anni ’60, in un’ Italia produttiva e rivolta alla rinascita, un’Italia desiderosa di riscatto e, sebbene ancora alle prese con gli strascichi della tumultuosa Seconda Guerra Mondiale, piena di buoni propositi per un futuro migliore. In quegli anni, un giovane di nome Andrea Adani, natio della bellissima Modena, iniziava a conoscere la storia dell’Aceto e del suo profondo legame con la terra modenese. La sua famiglia, come molte altre all’epoca, possedeva una batteria di botti di Aceto Balsamico, ossia quello strumento tanto prezioso ed indispensabile per produrre il Balsamico Tradizionale. La famiglia Adani custodiva questo inestimabile tesoro nella soffitta di casa, un luogo privato e certamente intimo, un luogo insolito e di poco passaggio, il luogo ideale dove far riposare la tradizione più speciale: la tradizione di casa. In quelle botti e nel loro magico lavoro, Andrea vi lasciò il cuore, così come nei suoi ricordi d’infanzia che le vedono spesso protagoniste in modo chiaro e ardente… “Il profumo intenso e inebriante dell’aceto in fermentazione, si diffondeva sinuoso in ogni angolo della casa, raggiungendo persino quelli più nascosti. La forza degli aromi non conosceva cecità, fiera e prodiga si faceva spazio persuadendo ogni elemento ad attingere dalla sua unica essenza, riusciva in poco tempo, con maestria ed eleganza, a percorrere le scale e giù, giù, fino agli spazi comuni dove, inevitabilmente, oltre all’arredo, incontrava uomini e bambini che lieti e sognanti, ne condividevano l’orgoglio di quel profumo così famigliare, così personale, il profumo del nido.” E dunque è proprio così, cari lettori, che, come per magia, nella mente nostalgica di un, ormai adulto, Andrea, si insinuò il brillante pensiero di rinnovare le memorie di un prodotto così speciale da ricordargli la sua casa, sì, proprio lui, il nostro protagonista: l’Aceto. Cominciarono a susseguirsi una serie di viaggi, un po’ per lavoro, un po’ per passione, e da ognuna di queste splendide avventure a spasso per il mondo, Andrea tornava con un’idea sempre più incisiva, un’idea che, esperienza dopo esperienza, si confermava come imprescindibile. Ebbene, occorre forse contestualizzare meglio quest’ultimo aspetto in quanto scopriremo, cari lettori, essere la chiave di svolta per un tuffo avanti nel tempo, un tuffo nel presente, il presente di L-Originale. Dunque, l’insolito strumento che ci consentirà di viaggiare nel tempo, proprio nel bel mezzo del racconto, è un ricordo, o meglio, un’analisi di un piccolo gruppo di ricordi, maturata da Andrea durante i suoi viaggi nel mondo: egli si rese conto, grazie a colloqui e chiacchiere scambiate con baldi giovanotti e simpatiche fanciulle incontrati tra una trasferta e l’altra, che tutti, s’intende ognuno di loro, riconoscevano nella bella città di Modena, tre peculiarità molto amate: la famosissima azienda di macchine di lusso, orgoglio di molti Italiani, Ferrari, ancora il noto cantautore dalle sublimi doti canore, Andrea Bocelli e, naturalmente, il nostro caro Aceto Balsamico. E qui sorse il dilemma. Le varietà di Aceto che questi uomini decantavano, erano in realtà, molto lontane dalla vera qualità, dalla vera tradizione e dalla vera essenza dell’originale Aceto Balsamico. Andrea lo sapeva bene, perché ci crebbe insieme, dunque non ebbe dubbi sul da farsi, capì che non poteva essere persa una così nobile tradizione, si doveva fare qualcosa per riportarla all’attenzione del pubblico Italiano ed estero. E fu così che i ricordi di un eterno passato, divennero emozioni guida per un geniale presente, emozioni che a loro volta, saranno il patrimonio di domani. Ma di quali emozioni parliamo? Innanzitutto e soprattutto, dell’amore. Quello con la A maiuscola, lo stesso che proviamo per i nostri genitori o per il nostro compagno/a di vita. Quell’amore che non conosce, né se, né ma, quell’amore che L-Originale condivide con tutti noi attraverso il suo Aceto.

Cari lettori, un altro capitolo è giunto alla fine, una fine che rivolge l’attenzione al personaggio chiave di questo intenso racconto, l’Aceto. Ebbene sì, finalmente, dopo lunghe attese, ci troveremo a tu per tu con il protagonista, o meglio, i protagonisti, ma non vi sveliamo altro…per scoprire cos’accadrà nella prossima puntata di “Racconti Conditi”, non vi resta che attendere fino al prossimo giovedì, quando vi stupiremo con un nuovo, entusiasmante capitolo!

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