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Paese che vai...tradizione che trovi: speciale wedding

Care lettrici, bentrovate nella rubrica "Sì, lo voglio!", lo spazio romantico dedicato al mondo dei matrimoni, curato in esclusiva per Vervene Magazine dalla vostra wedding expert Gio Ciampa!


Se vi siete persi i primi due capitoli della rubrica, potete trovarli a questo link: Sì, lo voglio!


Ma veniamo a noi e scopriamo insieme tutte le curiosità e peculiarità a proposito delle tradizioni matrimoniali da nord a sud Italia, buona lettura!



Che l'Italia sia un paese ricco di storia e cultura non c'è dubbio, che poi, influenzino anche i matrimoni diventa tradizione popolare. Non c'è regione del bel paese che non abbia un'usanza che si rispetti, decisioni che prescindono da retaggi culturali e diventano parte della check list delle nozze!

Certo è che nel corso della storia, tradizioni, scaramanzie ed usanze si sono mescolate e sovrapposte, fino ad arrivare ai giorni d’oggi. E un po’ ci fanno sorridere...un po’ vengono prese seriamente!

In questo viaggio lungo lo stivale, voglio raccontarvi di questi costumi così diffusi che vanno dai classici, tramandati dal popolo romano fino ai più moderni, "copiati" dai cugini americani.


Il corredo nuziale


Un’antica tradizione, voleva il corredo venisse "esposto" a casa della sposa in modo che parenti, vicini di casa e zie dello sposo, potessero prendere atto di quanto fosse l'investimento economico fronteggiato dalla famiglia della futura consorte. Nasceva così la cosiddetta "dote", che fortunatamente al giorno d'oggi è scomparsa poiché i matrimoni combinati non esistono più.


La tradizione classica però, esige che in fase di preparativi ed organizzazione della casa, la madre dello sposo provveda all’acquisto di stoviglie, pentole ed elettrodomestici, mentre alla madre della sposa spetta il corredo nuziale e giornaliero come lenzuola, asciugamani, tovagliati.


Addio al celibato e nubilato


L'ultima festa da single con gli amici, solitamente ha luogo una settimana prima delle nozze.


In molte regioni italiane, soprattutto del sud Italia, è ancora diffuso il rituale della serenata di matrimonio, che deve essere organizzata dallo sposo la sera prima delle nozze. Usanza antichissima, medioevale per la precisione, considerata un gesto d’amore verso la propria amata. Oggi è una festa che organizzano gli amici cercando di considerare ciò che piacerebbe agli sposi. E in questa occasione la sposa riceverà in regalo la giarrettiera da indossare il giorno del matrimonio e il completo intimo della prima notte di nozze o da portare in luna di miele.


Bouquet


Il bouquet della sposa, come dettato da tradizione e da galateo, è l’ultimo regalo che il futuro sposo farà alla sua sposa. Le usanze tipiche vogliono che venga consegnato poco prima delle nozze: poiché non sarà lo sposo a farlo (gli sposi non debbono assolutamente vedersi prima della cerimonia!), il compito è assegnato alla suocera che lo porterà a casa della futura sposa o in alternativa sarà spedito o consegnato dal fiorista. O, ancora, la suocera potrebbe consegnarlo alla sposa fuori dalla chiesa, appena scesa dall'auto.


Secondo la tradizione, il lancio del bouquet dovrebbe avvenire fuori dalla chiesa, anche se oggi, è un momento che riguarda parte dell'intrattenimento durante il ricevimento: la sposa, però, potrebbe anche decidere di regalarlo a una persona che le sta particolarmente a cuore come una sorella, la migliore amica oppure dividerlo in tanti mazzettini da donare a tutte le invitate non ancora sposate.


Secondo antichi costumi, il bouquet, per essere di buon auspicio, dovrebbe passare attraverso tre mani diverse: lo sposo alla futura sposa; la sposa ad una donna nubile, che lo custodirà come augurio di nozze entro l'anno.


La sposa


Secondo le usanze, l'abito da sposa deve essere bianco: altri colori hanno dei significati nascosti come l’avorio (matrimonio turbolento), il verde (timidezza della sposa), il rosso (brutto presagio per la salute della sposa), il giallo (mancanza di stima e di fiducia), il rosa (povertà) e il nero (no al matrimonio).


La tradizione vuole che la sposa, insieme all'abito bianco, debba indossare qualcosa di vecchio, simboleggia il passato e la vita che la sposa ha condotto sino a quel momento, qualcosa di nuovo, come simbolo del futuro imminente, qualcosa di prestato che simboleggia l’importanza degli affetti e fa da amuleto in un momento cruciale della sua vita, qualcosa di blu (in realtà, la traduzione dall'anglosassone indicherebbe il colore azzurro cielo, ma arrivato in Italia, è stato tradotto in maniera più comoda!!!) tradizionalmente indica il colore della purezza e della sincerità della sposa, qualcosa di regalato simbolo dell’amore per le persone vicine.


Il velo da sposa, ai tempi dei Greci e dei Romani, aveva lo scopo di scacciare gli spiriti maligni ma l’uso potrebbe ricollegarsi al voler impedire che lo sposo vedesse la sposa prima dell’inizio della cerimonia e non potesse scappare (se non soddisfatto del suo aspetto).

La lunghezza del velo poi, dovrebbe essere commisurato in base agli anni di fidanzamento: un metro per ogni anno passato insieme! Inoltre, per avere un matrimonio duraturo e pieno di gioie, si dice che debba essere regalato da una sposa felice come simbolo di un matrimonio ben riuscito.


ATTENZIONE: MAI, ripeto, mai, la sposa non deve mai specchiarsi a meno che non si tolga un guanto, un orecchino oppure una sola scarpa.


La giarrettiera, tradizionalmente, veniva fatta a pezzi dal marito e donata a più invitati. Oggi viene lanciata dal marito agli amici scapoli: chi sarà il fortunato a prenderla convolerà a nozze entro l'anno.


Lo sposo


Lo sposo oltre a non poter vedere la sposa o il vestito prima della cerimonia, una volta uscito di casa per recarsi in chiesa non deve tornare assolutamente indietro. Tornare sui propri passi potrebbe essere di cattivo presagio per un ripensamento, pertanto meglio chiedere ad un amico o a un testimone di gestire le urgenze.


Per quanto riguarda la cravatta, svariate usanze vogliono che venga tagliuzzata in tanti pezzettini e distribuita ad ogni invitato come buon auspicio in cambio di un dono simbolico in denaro.


La credenza romana che lo sposo prendesse in braccio la sposa per non farla inciampare entrando nella nuova casa, ci riporta anche ai giorni nostri.


Le scarpe


Conoscevate la tradizione della monetina nella scarpa della sposa?


Per quanto scomodo possa sembrare, la moneta in una scarpa poco prima di avviarsi in chiesa, farà da portafortuna per una propizia vita matrimoniale fatta di prosperità, ricchezza e benessere.


Tra le più antiche usanze scaramantiche c'è la firma delle suole delle scarpe della sposa: si tratta di far autografare la suola delle scarpe a damigelle, amiche e parenti nubili. Il nome della fanciulla che a fine giornata risulterà il più cancellato sarà colei che si sposerà entro l'anno.


Nei casi in cui la sposa non indossi la giarrettiera verrà lanciata la sua scarpa destra.


Il riso e i confetti


Il primo, simboleggia l’abbondanza, la ricchezza e la gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete, confetti e petali di fiori.


I confetti invece, sono il simbolo dell’unione della coppia: dovranno essere in numero dispari, solitamente cinque per rappresentare salute, felicità, ricchezza, fertilità e fede. Tradizionalmente i confetti dovrebbero essere alla mandorla.



Altre usanze


Di Venere e di Marte non si sposa né si parte: martedì e venerdì dovrebbero essere evitati per celebrare le nozze, il primo perché è il giorno di Marte, dio della guerra, il secondo perché è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni.


La ragazza nubile che ha preso il bouquet deve ballare insieme al ragazzo che ha presso la giarrettiera: per tradizione l'uomo dovrebbe donare la giarrettiera alla donna per indossarla prima del ballo insieme.


La tradizione vuole anche che il letto matrimoniale dei novelli sposi debba essere preparato da due giovani donne vergini in segno di purezza.


Suonare il clacson del "corteo nuziale" deriva dalla convinzione che si scaccino gli spiriti maligni...ma il galateo non è a favore!


Regalare le perle... saranno lacrime! Nella nostra tradizione la perla porta lacrime per cui per annullare l’effetto negativo basta pagarle simbolicamente a chi ce le dona.


La sposa dopo il rito dovrebbe regalare un rametto di ulivo alla mamma dello sposo in simbolo di pace e unione. Invece, lo sposo deve offrire alla sposa una spiga di grano, alla fine del rito, come simbolo per perpetuare la vita.


Lo sposo deve avere tre chicchi di sale nella tasca sinistra della giacca.


Paggetti e damigelle, che precedono la sposa durante il suo ingresso in chiesa, spargeranno a terra petali di fiori che col loro profumo omaggeranno la dea della fertilità come buono auspicio per la coppia di novelli sposi.


Curiosità: le damigelle anticamente erano un gruppo di donne vestite come la giovane sposa in modo da assomigliarle il più possibile, per proteggerla da eventuali spiriti maligni che volessero intralciare il cammino verso la nuova vita futura fatta di salute, ricchezza e prosperità.




Care lettrici, sicuramente queste sono usanze e scaramanzie tra le più popolari, ma siamo certe che nella vostra regione, ce ne saranno altre, altrettanto curiose, da scoprire! Raccontatecelo, siamo curiosissimi!


Un saluto affettuoso e ci diamo appuntamento a maggio per il prossimo capitolo della rubrica dedicata ai matrimoni: scopriremo insieme i dettagli del fitting per l'abito da sposa perfetto!

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