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Moda etica ed estetica

Dichiariamo ufficialmente aperte le danze della Vervene Fashion Week, la settimana della moda in casa Vervene, giunta alla sua seconda edizione.


Per l’occasione cari lettori, vi proponiamo il primo speciale a tema: “Moda etica ed estetica”, una fotografia del fashion system, dei suoi buoni propositi, delle collezioni e dei successi che ci aspettano in questo neonato 2020!


Buona lettura.



Sostenibilità, politica, impegno sociale e ancora inclusività ed esclusività, questi sono solo alcuni tra i grandi temi portati in tavola dal settore moda per questo nuovo anno; temi preziosi che i designer hanno tradotto in collezioni e fashion show, in campagne pubblicitarie e shooting, trasformando i capi d’abbigliamento, gli accessori, la pelletteria e le scarpe, in strumenti attraverso i quali veicolare messaggi importanti e temi etici per il mondo contemporaneo.


In altre parole cari lettori, il fashion system sposa ufficialmente l’impegno consapevole e si evolve nei panni di un potentissimo dispositivo culturale di diffusione di coscienziosità.


Non sono solo parole e, per dimostralo, vi proponiamo quattro diversi esempi che raccontano nella concretezza l’impegno di un settore che non è solo vanità e apparenza, ma anche e soprattutto, coerenza e costanza.



Dior per la natura


Maria Grazia Chiuri, designer della Maison Francese Christian Dior, sceglie di puntare sull’attivismo ecologico attraverso il suo fashion show Spring 2020, tenutosi lo scorso settembre nella suggestiva location dell’ippodromo Longchamp di Parigi.



Per l’occasione fu infatti predisposta un’installazione composta da oltre 170 alberi, una foresta ricreata all’interno dell’ippodromo nel mezzo della quale le modelle in passerella sfilarono impeccabilmente e destinata poi ad essere ripiantata sul territorio della città di Parigi.



Un inno alla natura e al suo immenso valore per il mondo; un messaggio chiaro che sprona a guardare la natura stessa non come comparsa, bensì come attrice principale nelle nostre vite.



Stella McCartney per l’ambiente


Stella McCartney è tra i brand più eco-friendly del mondo, portavoce di una produzione sostenibile, onesta e al passo coi tempi.

Nato nel 2001 dal matrimonio artistico tra la designer British, Miss Stella McCartney, e il gruppo finanziario Kering, il marchio si dimostra sin dagli esordi coerente con la sua filosofia green che porta avanti tutt'oggi con grinta e determinazione. Ne sono un esempio le due collezioni proposte per questa spring-summer, entrambe con un forte richiamo al benessere dell’uomo e del pianeta stesso.


La prima è la capsule collectionWe Are The Weather Capsule”.



Interamente realizzata con materiali sostenibili quali lino e cotone bio, cashmere riciclato e viscosa sostenibile.



La location scelta per la campagna è altrettanto significativa, un’isola in cui gli abitanti vivono in totale armonia con l’ambiente naturale che li circonda, un posto in cui l’uomo si preoccupa e occupa della natura, non tanto per sentirsi meglio con sé stesso, ma piuttosto perché è la cosa giusta da fare.


La seconda collezione di cui vi parliamo è la main collection Swimwear disegnata per questa primavera-estate.



Un insieme di bikini, abiti e accessori impreziositi da stampe grafiche, tessuti fluenti e colori pop, rigorosamente realizzati con nylon e poliestere riciclato: gentile per il pianeta.




Bottega Veneta e la filosofia del “compra meno, compra meglio”


Il brand Italiano di alta moda, Bottega Veneta, è portavoce di questa attuale corrente fashion, “compra meno, compra meglio”, un’ideologia ispirata al movimento Slow Fashion, nato per contrastare la “moda veloce” e dunque impegnato a promuovere uno shopping più consapevole.


“…se i consumi dei Paesi occidentali non caleranno, entro il 2050 arriveremo a produrre 175 milioni di tonnellate di vestiti. È stato calcolato che negli anni 2000 gli americani hanno acquistato vestiti per una quantità 5 volte superiore a quella del 1980. E in un solo anno più di 10 milioni di tonnellate sono finiti nella spazzatura. Per fermare questo fenomeno sono nati movimenti come Slow Fashion, che incoraggiano i consumatori a comprare in modo più consapevole…”

cit. Elle Italia


Produzione etica, basso impatto ambientale e fibre tessili ecologiche sono ormai parte integrante del brand Bottega Veneta, di cui a seguire un assaggio dell’attuale collezione spring summer:




Valentino per l’inclusività


Altro grande pilastro della moda italiana, il brand Valentino ed il suo designer Pierpaolo Piccioli, portano in scena l’importanza dell’integrazione considerando le diversità come tratti di unicità inclusivi e non, come spesso accade, esclusivi.



Con la collezione PE2020 il designer omaggia le donne, la bellezza, le diversità e l’unità: modelle e muse di etnie diverse si alternano in passerella splendide e fiere, diverse, uniche, e tuttavia ugualmente meravigliose.



Valentino racconta l’inclusività che non conosce barriere né confini.



Il settore moda, cari lettori, è da sempre lo specchio dei tempi che profetizza, anticipa, concretizza e ci fa sognare; ma soprattutto, e ora possiamo dirlo più che mai, sposa l’impegno consapevole.

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