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Gli irrinunciabili alleati per la nostra vanità


Bentornati cari lettori, tra le pagine di V-confidentiel, la rubrica di confidenze, spunti e novità, pensata e scritta dalla redazione, per tutti voi, veterani e nuove reclute, della famiglia Vervene.

Oggi parleremo di vanità, un sostantivo femminile che letteralmente significa “frivolo compiacimento di sé e delle proprie qualità”. Sarà un difetto? O forse un pregio? A noi piace considerarla come una caratteristica tremendamente intrigante, solo se, naturalmente, approcciata con il giusto equilibrio. Esatto, l’equilibrio, quello stato di armoniosa convivenza tra moderazione, saggezza e stravaganza che ci consente di fare un po' di tutto, senza mai perdere le redini della nostra vita. E dunque, qual è il fil rouge? Dove vorremo arrivare con questa filosofeggiante e al limite dell’astratto premessa? Ve lo sveliamo subito...

Siamo qui per proporvi, cari lettori, un nuovo punto di vista, un nuovo modo di vivere la turbolenta relazione che lega il sesso femminile alla moda, uno spunto per approcciare, in maniera del tutto rivoluzionaria, i vani e superficiali protagonisti delle collezioni fashion, capi d’abbigliamento, borse, scarpe e accessori, quegli utensili proposti dai designer, che sembrano a tutti gli effetti rinunciabilissimi sprechi di risorse, ma che, ahimè, sono alla base della “catena alimentare” della vanità.

In particolare ci siamo soffermati a riflettere sul rapporto che ci lega al nostro personalissimo concetto di “vanità”. Moltissime tra noi, popolo di fanciulle, vanno d’accordissimo con la loro vanità e di conseguenza con gli acquisti vanitosi propriamente femminili e assolutamente naturali. Moltissime altre invece, non vivono serenamente il rapporto con la loro indole vanitosa e dunque può capitare che trovino conforto nel chiudere definitivamente i portoni al mondo della moda, credendo erroneamente che, concedersi un frivolo accessorio d’alta moda, sia il primo passo per un bel capitombolo tra le braccia di Minosse, giudice infernale che smista le anime dei dannati nell’inferno di Dante. Moltissime altre ancora, semplicemente, convivono con la loro vanità. Senza farci troppo caso, lasciandola lì, in balia di sé stessa. E si potrebbe continuare all’infinito con svariati esempi, caso per caso, ma in fondo, è già chiaro il punto della questione, no? Vi suggeriamo la risposta, abbracciamo la vanità come una vecchia amica perché, ci fa bene, un po' di sana vanagloria. Abbracciamo gli acquisti vanitosi perché, semplicemente, ci rendono felici. Ma, assieme a tutto questo, abbracciamo l’equilibrio perché, senza quello, finiremmo travolte dalla nostra stessa vanità. Difatti non è certo l’essere vanitosi il terribile demone da abbattere, piuttosto la mancanza di equilibrio è il vero problema. Dunque la soluzione è semplicissima: “Vive la vanité e vive la mode!” ma guai a chi si scorda dell’equilibrio!

Cari lettori ci siamo quasi, vestiamoci di passioni, diamo voce al nostro amor proprio librando ostentazione e frivolezza che sono ottime medicine per i malanni dello spirito, aggiungiamo un pizzico di simpatizzante immodestia che aiuta a dare la carica e… coccoliamo il nostro ego senza mai dimenticare di rimproverarlo quando, inevitabilmente, tenderà ad esagerare perché insomma, si sa, l’ego è decisamente egocentrico! Facciamo tutto questo riscoprendo la bellezza della moda che, come tutte le cose, se vissuta con equilibrio, può solo farci bene! Ed eccoci giunti al punto finale, una speciale selezione di prodotti irrinunciabili per la nostra vanità, finemente estrapolati dalle nuove collezioni spring summer, identificati dal team Vervene come, amici-nemici must di ogni donna...

E' ora di mettere in pratica ciò che abbiamo appreso, sì alla vanità, ma con equilibrio, buona selezione!

La moda è soggettiva, è la trasposizione della nostra anima più creativa e vivace, la moda è un prezioso strumento per chiunque abbia la fortuna di capirla, noi, cari lettori, l’abbiamo fatto…e voi?

Sempre più fashion, tra le pagine di Vervene Magazine.

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