Tra le più classiche ed intramontabili gite sea-style c’è l’amata, quanto temuta, escursione in barca: si tratti di un gommone, di una barca a vela o di un catamarano la prima cosa alla quale provvedere per garantirsi una giornata impeccabile è l’assoluta egemonia del mezzo. Per quanto la condivisione sia importante, in questo caso assicurarsi la barca per sé e la propria famiglia/gruppo di amici è certamente una strategia direttamente proporzionale alla volontà di passare ore speciali a contatto con l’elemento protagonista: l’acqua. Una volta assicurato il mezzo di trasporto scelto con tanto di skipper al vostro servizio, si passa alla fase “programmazione”. In base alla location scelta e alla zona di mondo interessata le variabili sono molte, in linea di massima l’obiettivo è quello di vedere il più possibile nel tempo a disposizione, unendo con grazia e nonchalance cultura e ristoro. Si può dunque pensare di stilare una lista dei siti (storici, paesaggistici, spiagge) da raggiungere e valutare, prima del giorno stabilito, con il capitano della barca quale linea guida può essere più conveniente, in base alle tempistiche e alle distanze. Una volta stabilita la rotta si passa alla fase “packaging” in cui viene scrupolosamente preparato lo stretto indispensabile alla sopravvivenza in mare, solitamente si tratta di: crema solare protezione 30, acqua naturale fatta congelare la notte precedente nel freezer, telo asciuga tutto, infradito e viveri peccaminosi come tramezzini iper-conditi size XXL e patatine nel sacchetto, unte e alle volte anche posse. Rimandando la questione viveri ad un successivo approfondimento, iniziamo delineando meglio quale potrebbe essere il contenuto e il contenitore per un boat pack a prova di lupo di mare (glam).
Il contenitore è soggettivo, c’è chi si trova più a suo agio con un confortevole zaino, chi invece predilige sempre e comunque la fedele shopping bag che, tanto quanto lo zaino, può contenere tutto il necessario.
Per quanto riguarda il contenuto, prima i prodotti salva-vita: protezione solare 20/30 anche quando l’abbronzatura è già consolidata, in quanto il sole in barca sembra essere più impaziente di scontrarsi violentemente contro la pelle nuda. Secondo accessorio, il cappellino. Che si tratti di un maxi cappello in paglia mille colori, di un berretto maschile in versione iper femminile, di un foulard annodato in stile diva upper class o ancora di un classico cappello a tesa larga, l’importante è portarlo con se e assicurarsi di non fargli prendere il volo verso la distesa blu cobalto che vi ospita. Terzo accessorio, l’occhiale da sole. In questo caso si apre un mondo che lo riguarda, in particolare dal punto di vista della lente scelta, secondo gli ottici infatti la funzionalità della lente varia in base alla necessità del soggetto, alle sue abitudini e all'uso che se ne fa. Nel caso di una gita in barca, per esempio, le lenti più suggerite sono tre: lenti alla melanina, lenti a specchio e lenti polarizzate. Le prime proteggono gli occhi dalle radiazioni ultraviolette e dalla luce blu, le seconde proteggono gli occhi da una luminosità solare molto intensa ed infine le ultime sono in grado di lasciar passare la luce in modo selettivo, riducendo la quantità di luce e costringendola a passare solo sull'asse orizzontale, migliorando inoltre la qualità dei colori e dell’immagine. Non è certo il caso di aggiungere ulteriore stress alla già piena quotidianità, dunque per non complicarsi la vita basta scegliere in compagnia di un ottico un occhiale tanto bello quanto funzionale da abbinare alla stagione estiva. Quarta e ultima categoria: le scarpe. Oltre alle classiche infradito vi sono poi le scarpette in plastica famose tra gli scalatori di scogli, comodissime e protettive, evitano al piede spiacevoli incontri con ricci di mare, rocce mal levigate, vetro e schegge.
Tra i prodotti salva-vita ci sono poi le provviste varie, in questo caso occorre un appunto, spesso le barche, grandi e piccole, offrono anche pranzo e spuntino, con tanto di bevande, bisogna dunque informarsi durante la prenotazione. Tra i migliori boat lunch offerti dal capitano vi sono spaghettate ai frutti di mare, cucinati al momento, bruschette con formaggi spalmabili o salumi locali e cous cous con scampi e pesto di agrumi. Qualora le cibarie non fossero incluse ecco alcune idee che potrebbero addolcire la giornata: Avocado toast con feta e menta, Macedonia agli agrumi con yogurt intero e Insalata di orzo con zucchine e tonno. Per gli spuntini niente di meglio di formaggio locale prodotto in fattoria tagliato a cubetti, olive verdi e nere snocciolate e frutta secca per tutti i gusti. Per quanto riguarda le bevande, oltre a litri d’acqua sia da bere che per sciacquarsi, qualora non vi fosse il doccino a bordo, si può pensare di aggiungere altre bevande nella borsa frigo tra cui freschissime ed energetiche centrifughe fruttate per un immediato rifornimento di energie, zuccheri e vitamine, rimanendo fedeli alla linea.
Terminata la fase di preparazione di beni primari, si passa all'utile superfluo. Cellulare e powerbank per immortalare, senza sosta, scatti superbi e boomerang della dolce danza dell’acqua. Macchina fotografica per gli stacanovisti della fotografia. Libro del momento e rivista del cuore per riempire i momenti di quiete con l’infinito piacere della lettura. Materassino del colore e della forma che si preferisce per lunghe galleggiate cullate dal mare, ancora accessori alla hoola style per foto ricordo simpatiche e colorate a tema. Il costume di ricambio, utilissimo, per esempio, durante il viaggio di ritorno verso il porto quando, dopo una giornata di intensi tuffi e nuotate a rana, il vostro costume è letteralmente inzuppato e dunque freddo a contatto con il corpo esposto al vento. Ultima, ma non per importanza, la mini bag dove inserire documenti e telefono durante gite a terra, esplorazione di grotte o di isolette selvagge.
Boat trip al Golfo di Orosei
Un esempio molto gettonato che di anno in anno attira sempre più turisti, alcuni in cerca di emozioni da vivere per la prima volta, altri, veterani rimasti colpiti da passate esperienze e volenterosi di ripetere il tour in questo delizioso angolo di mondo, è sicuramente la gita al golfo di Orosei. Tra i boat rental più affidabili e disponibili ad assecondare le esigenze del cliente c’è il Dolmen Boat Rental situato nel Porto di Cala Gonone in Sardegna. Qui si ha la possibilità di scegliere tra una discreta variante di gommoni di diverse dimensioni, volti ad accogliere gruppi, piccoli e grandi, di passeggeri con skipper/guida incluso, naturalmente qualora a bordo vi fosse un esperto marinaio predisposto di patente nautica, potrà essere lui in autonomia a condurre in mare la piccola barca. Perché il gommone? Meno affascinante dei suoi colleghi più grossi, es. catamarano, il gommone ha un’ identità tutta da scoprire. Oltre ad essere molto veloce (aspetto importante per gli spostamenti da un sito all'altro in mare) è anche poco ingombrante, dunque riesce in imprese che le barche più grosse possono solo sognare; può condurvi, per esempio, all'interno di grotte, vicino alle scogliere (solo con mare calmo) ad osservare il meticoloso e secolare lavoro dell’acqua, può condurvi in piccole calette da sogno e in spiagge il cui accesso a barche grosse non è consentito. Altro vantaggio del gommone è la sua personalità avventurosa e all'apparenza selvaggia, sufficiente a far emozionare i cuori impavidi a caccia di prodezze da raccontare. Per quanto riguarda le partenze dalla sopracitata Cala Gonone, sono tutte rivolte alla scoperta del suggestivo Golfo di Orosei. Un mixage di grotte scavate in scogliere imponenti, acqua turchese nella quale immergersi e piccole cale selvaggiamente libere di esprimere la loro natura ed identità. Il matrimonio tra sabbia finissima e roccia prepotente rende l’atmosfera ancora più intrigante.
Cosa non perdersi al Golfo di Orosei?
Gli angoli più nascosti della costa sono anche quelli più speciali, ricordiamo per esempio Cala Luna, Cala Mariolu, Cala Cartoe, Cala Goloritzè e Cala dei Gabbiani. Tutti questi piccoli gioielli possono essere raggiunti sia a bordo di piccole barchette, sia attraverso sentieri sterrati che rasentano la costa, adatti tuttavia solo ad intrepidi habitué.
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