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Le origini del caschetto

Sbarazzino, iper femminile, sexy e super attuale, il caschetto è il cut più di tendenza degli ultimi anni che, di stagione in stagione, si rinnova e si conferma, venendoci proposto in mille e più salse: chi lo porta corto e chi più lungo (lob o long bob), chi con e chi senza frangia, chi iper liscio e chi wavy. Le star e le icone del fashion lo adorano e lo sfoggiano con classe e sensualità, noi lo ammiriamo, ci intriga, ci affascina, siamo tentate di provare ma poi qualcosa ci blocca, una domanda che fastidiosa si diffonde per le nostre teste: mi starà bene?


Mentre cerchiamo una risposta, interrogandoci se è il momento giusto per darci un taglio, che ne dite di approfondire leggermente la storia di questo taglio così chiacchierato?


Tutto ebbe inizio negli anni ’20 quando, la star del cinema muto Louise Brooks, sfoggiò ne Il vaso di Pandora, un mascolino caschetto nero lucidissimo, liscio e con una seducente frangetta. Allora interpretava la parte di Lulu, un personaggio moderno e indipendente, portavoce di una nuova femminilità, più libera, più consapevole, più emancipata. Fu così che questo nuovo look, mai associato fino ad ora ad una donna, divenne l’emblema della modernità in fatto di acconciature che, poco a poco, spinse sempre più donne ad accorciare le lunghe chiome in funzione di un più pratico, ma altrettanto grazioso, caschetto!


Presto, alla variante di Louise Brooks, se ne accostarono molte altre che troviamo ancora oggi in voga a livello worldwide; ecco una gallery con le varianti da tenere d’occhio per la fall winter 2019/2020, suggerite dalla redazione.

Dunque, ci diamo un taglio?


La redazione Vervene.

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